3.1.4. Ricucitura e interconnessione modale del trasporto regionale e locale

Accenniamo solo brevemente al tema della mobilità metropolitana e locale, di rilevante importanza per la nuova Città Metropolitana di Venezia. Tema ampiamente trattato nel volume Venezia Città Metropolitana edito dalla Fondazione Gianni Pellicani già nel 2014, in particolare nel primo capitolo.

Rispetto ai dati forniti in quell’occasione qui proponiamo una prima analisi dei dati relativi al censimento della popolazione del 2011 relativi ai movimenti di pendolarismo per studio e lavoro.

Luogo di residenza Mov. per studio Mov. per lavoro Movimenti totali Popolazione Residente
V.A. Var % V.A. Var % V.A. Var % V.A. Var %
Venezia 37’326 1.73% 90’204 1.06% 127’530 1.25% 261’362 -3.58%
Altri comuni 91’536 8.30% 216’347 14.39% 307’883 12.51% 585’600 8.74%
Totale provincia 128’862 6.31% 306’551 10.11% 435’413 8.96% 846’962 4.62%

Popolazione residente che si reca giornalmente al luogo abituale di studio o di lavoro al Censimento 2011 e variazione su dati 2001. Fonte: elaborazione 120LAB 2017 su dati Istat Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011 e Elaborazioni Coses dati ISTAT Censimento 2001.

Sulla base di una prima analisi dei dati del censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011, si evidenzia una tendenza all’aumento di domanda di mobilità generalizzato che viaggia mediamente con 5 punti percentuali sopra la variazione di popolazione.

Movimenti per studio e lavoro dei residenti nei comuni della provincia di Venezia al Censimento 2011 in percentuale sulla popolazione residente. Elaborazione 120lab su dati Istat, Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, 2001, 2011.

La neonata Città Metropolitana dovrà essere connessa, capace di approcciare in modo innovativo e intelligente i temi della mobilità. Ciò significa anzitutto puntare sull’integrazione delle differenti forme di mobilità, concentrando le risorse disponibili su interventi volti a favorire l’interconnessione modale tra ferro, gomma, mobilità dolce e servizi sharing, riconnettendo il capoluogo con il territorio circostante. La valorizzazione e lo sviluppo dell’integrazione modale, con la progressiva estensione della rete ciclabile e dei servizi sharing di mobilità all’area metropolitana, rappresenta dunque un grande obiettivo, che darebbe un nuovo stimolo all’integrazione territoriale, identificando la libertà di muoversi come principio cardine della nuova cittadinanza metropolitana. Sul fronte del trasporto pubblico risulta ormai ineludibile, accanto alla ridefinizione degli ambiti del TPL, la riorganizzazione del sistema tariffario. Probabilmente ciò significa rimodulare le tariffe extraurbane, per rendere coerenti le tariffe del sistema del Trasporto Pubblico Locale per medesime destinazioni e per km percorsi. Unificare i titoli di viaggio non significa necessariamente fusioni societarie e imposizioni sulle tariffe, ma coordinare le attività delle singole aziende per fornire un servizio più chiaro agli utenti. Un modello che si sviluppi a partire dalle esigenze degli utenti, non in ragione dell’organizzazione dell’offerta, basato su un’unica piattaforma in grado di comunicare all’utente le alternative di spostamento1. Immaginiamo che la sfida sulla competitività tra i territori metropolitani si misurerà in buona parte su queste politiche e chi elaborerà per primo una strategia di risoluzione delle problematiche di integrazione modale potrà esportare a livello nazionale le proprie pratiche mirando a sviluppare un sistema di gestione unico per il territorio nazionale ed in futuro per quello Europeo. Questo scenario non è così distante e le economie di scala che ne potrebbero risultare sarebbero senza dubbio interessanti.


1 Sul tema della Mobilità si rimanda a quanto scritto in Carlo Pavan, Nicola Pavan, Giuseppe Saccà, Venezia Città Metropolitana, 2014, primo capitolo. Il paragrafo è stato inoltre integrato sulla base delle linee strategiche del PSM della Città Metropolitana di Milano, pienamente aderenti ai passi che dovrebbero essere compiuti anche per la Città Metropolitana di Venezia.