Obiettivi e azioni
Attraverso una campagna di interviste a opinion leaders locali e nazionali, la Fondazione Pellicani ha cercato di individuare gli obettivi principali da perseguire in un contesto metropolitano integrato. Sinteticamente, tali obiettivi possono essere ridotti a tre: la realizzazione di un vasto processo di rigenerazione urbana su tutto il territorio, la concretizzazione (specialmente per le nuove generazioni) di un rinnovato e tangibile “diritto alla Città”, la costruzione di un migliore equilibrio tra spazio naturale e spazio costruito.
Ciascun obiettivo è stato declinato in strategie e azioni atte al suo perseguimento: uno scenario eterogeneo di azioni comprendente iniziative di riqualificazione energetica e rottamazione ecologica, programmi per la città intelligente, politiche per migliorare l’accessibilità agli alloggi e ai servizi, politiche di inclusività, nuovi rapporti tra pubblico e privato, politiche per la salvaguardia dell’ecosistema metropolitano sia naturale che antropizzato.
Le azioni sono state proposte con il sostegno di una serie di casi studio esemplari raccolti sul territorio italiano, con particolare riferimento a contesti urbani paragonabili al nostro: ciò che dimostra la percorribilità delle proposte.
Citiamo di seguito, semplificandole, alcune delle indicazioni / azioni emerse, articolandole per obiettivo:
Rigenerazione Urbana:
– Sviluppare un piano di utilizzo del suolo pubblico per promuovere manifestazioni e meccanismi di “movida mobile” e diffusa nel territorio;
– definire un piano strategico per la rottamazione edilizia e per la ristrutturazione in chiave ecologica dello stock edilizio degli alloggi in pessimo stato di conservazione e dei manufatti di scarsa qualità architettonica oggi destinati a locazione pubblica;
– costruzione di un sistema di monitoraggio sulla qualità degli edifici e sull’efficienza energetica al fine di veicolare gli interventi di risanamento e “rottamazione”;
– intercettazione di fondi quali Horizon 2020, European Initiative on smart cities, Connecting Europe Facility (CEF), EU Set Plan;
– intercettazione di fondi FESR 2014-2020 in quanto il 5% dei fondi vanno obbligatoriamente impiegati nella riqualificazione urbana;
– agevolare finanziamenti tipo prestito bancario, leasing, project financing, venture capital o certificati bianchi per la fornitura di apparecchiature o energia mediante ESCO.
Diritto alla Città:
– Agevolare il cambio di destinazione d’uso degli edifici (grande ostacolo delle trasformazioni urbane) per aumentare la mixitè funzionale;
– esonerare dagli oneri concessori (costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione) i casi in cui il progetto di riqualificazione dell’immobile articoli tipologie di alloggi con più locali che vengano destinati a studenti o ad altre categorie speciali e sensibili di utenti;
– sostenere economicamente, a fondo perduto, gli interventi edilizi sulle parti comuni degli edifici, in seguito ad appositi bandi pubblici;
– esonerare dal pagamento della tassa di occupazione suolo pubblico i cantieri per interventi di riqualificazione;
– bonus fedeltà, incentivi e sconti, per l’alta frequentazione di una città con il fine di aumentare l’inclusività dei centri urbani;
– sviluppare un piano, con individuazione delle aree, degli interventi e degli investimenti pubblico/privati.
Natura e Spazio Costruito:
– Intercettare incentivi e agevolazioni di sostegno al paesaggio agrario e naturale a livello regionale quali PSR (Programma di Sviluppo Rurale);
– sviluppare attività di green economy coerenti con le finalità di elevata tutela ambientale, nelle parti dove sono presenti insediamenti e attività economiche;
– definire un “Piano Città” che punti sul rinnovo dell’esistente per non consumare ulteriore suolo coinvolgendo i sindaci e la Regione;
– attivare un abaco delle tecnologie edilizie e linee guida al fine di garantire gli standard minimi per la definizione di un nuovo modello di edificazione;
– disporre un parco di aree nelle quali dislocare alloggi temporanei nel tempo della riconversione – specie nel caso di azioni di demolizione e ricostruzione;
– abbassare il più possibile gli oneri di urbanizzazione quando si costruisce all’interno di aree già urbanizzate e alzare gli stessi sempre di più quando ci si avvicina alle aree agricole o naturali.